Sulla gratitudine!

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In quest’ultimo periodo ho organizzato (insieme ad altre persone fantastiche) e partecipato ad un bellissimo raduno di yoga e meditazione che si tiene una volta l’anno. Quest’anno siamo stati a Gubbio in un luogo davvero magico Casa Sangam e il raduno si è trasformato in un vero ritiro spirituale, fatto di giovani meravigliosi, momenti intensi e un’atmosfera con un’energia altissima!

Il tema di questo raduno è stato la gratitudine!

Ultimamente si parla tanto di gratitudine, del come svilupparla, di come riuscire ad essere grati anche quando le cose non sono favorevoli.

Da questo punto di vista mi sento una persona molto fortunata, ricordo quando da bambina, in una qualunque giornata di scuola, arrivò il prete che ci faceva religione, si chiamava Don Mario, era un tipo simpatico che sapeva come catturare la nostra attenzione, ma la cosa importante fu che quel giorno entrò in classe e ci parlò di una sola parola, quella parola era: “GRAZIE!”. Ricordo ancora l’enfasi con la quale pronunciava questa parola. Così ho incontrato la “gratitudine”, lui ci spiegò il valore di quella parola ed io ne rimasi affascinata, portandomi dentro quella lezione per tutta la vita! Oggi sorrido al fatto che questa parola sia diventata un vera e propria pratica.

Mi viene da pensare alla gratitudine come ad un muscolo che abbiamo lasciato in attivo per tanto tempo e adesso dobbiamo tornare ad allenarlo, prova a pensare come sarebbe strano ritornare a camminare dopo un periodo di inattività, a che strana sensazione il dover “pensare” all’atto di camminare, una cosa che fino a poco tempo prima facevi automaticamente. La gratitudine è così, da piccoli il nostro muscolo della gratitudine era sviluppato e funzionante, ad una carezza seguiva un sorriso felice, un senso di appagamento e gratitudine, quando ti sentivi solo iniziavi a piangere aspettando qualcuno che venisse a riempire quel vuoto, e nel momento in cui questo avveniva, non esisteva nessun risentimento, ma solo la gioia e la gratitudine di avere qualcuno accanto.
Crescendo abbiamo perso l’istinto alla gratitudine e oggi stiamo nuovamente imparando a gestire quella sensazione, così ringraziamo per la bella giornata, per il sorriso di un bambino, per le coccole del gatto, ecc. ma c’è qualcosa in tutto questo che ci sfugge e ogni giorno diventa un nuovo giorno e ciò che è stato motivo di ringraziamento il giorno prima, il giorno dopo è passato nel dimenticatoio.

In questi giorni di raduno ho veramente capito che ringraziare è qualcosa di molto profondo, è un atto dovuto verso il mondo. Per diverso tempo ho tenuto il famoso diario della gratitudine, ma poi ho smesso, perchè mi sembrava inutile perchè “io me la cantavo e io me la suonavo!”, così ho cercato di andare più a fondo, volevo capire come la gratitudine poteva cambiarmi la vita, così ho iniziato a immaginare di ringraziare le persone, le cose, gli eventi.

Così la gratitudine è diventata una specie di benedizione che diamo a noi stessi e agli altri attraverso la parola “grazie!”. Quindi ogni mattina inizio la mia giornata trovando mille motivi per un “grazie”, ringrazio la pianta che mi sta dando un limone, ringrazio la mia casa per accogliermi ogni giorno, ringrazio il mio compagno per essermi accanto, ringrazio la mia famiglia, ringrazio le matite colorate che mi permettono di realizzare i miei mandala, e il mio pc per permettermi di portare avanti gran parte del mio lavoro di architetto, ma ancora non bastava (in alcuni casi ci vogliono le maniere forti!), così ho pensato che dovevo iniziare a ringraziare chi mi aveva fatto un torto, gli oggetti rotti, guasti o difettati.

In questo modo ho deciso di istituire il mese della gratitudine, un mese intero nel quale ogni giorno io dedico un grazie a qualcuno, non una cosa mentale, un pensiero, ma una cosa concreta che arrivi all’altra persone attraverso un messaggio sul telefonino, una mail, un biglietto, voglio che il mio grazie rimanga e sia tangibile. Così ho deciso che questo mese speciale sarà luglio, perchè è il mese del mio compleanno e io voglio ricambiare verso l’universo, l’amore che ogni anno ricevo in questo mese speciale.

Se anche tu hai voglia di fare come me e provare #ilmesedellagratitudine ti suggerisco di scaricare il calendario che trovi qui, l’ho realizzato in modo generico, sono 30 giorni nei quali inserire il nome della persona che vuoi ringraziare e uno spazio per scrivere il testo del tuo messaggio.
Io ho scelto di iniziare con le persone più ostiche, come alcuni rapporti di lavoro non proprio piacevoli, ma sento che è giusto ringraziarli perchè nel bene e nel male hanno fatto il loro lavoro e causando a me delle difficoltà mi hanno aiutato a crescere, a scoprire cose nuove e nuovi modi di affrontare la vita!

Intanto GRAZIE per aver letto questo articolo e se pensi che ti sia stato utile condividilo con i tuoi amici e attraverso i social.

Shanti!

Photo Credit Johnson Wang