Cose belle e cose brutte!

Qualche giorno fa un’amica mi ha detto che quando le accade qualcosa di brutto lei cerca di accettarlo e di andare avanti, pur vivendo il trauma dell’avvenimento. Questa cosa mi ha fatto molto riflettere e istintivamente le ho risposto:
– ma quando ti capita qualcosa di bello tu lo accetti e ci rimugini sopra?
Naturalmente mi ha risposto di no.
Ecco, io penso che il problema del nostro vivere quotidiano sia proprio questo, non facciamo altro che catalogare le cose in belle o brutte, negative o positive. Se ci pensi bene noi diamo più importanza alle cose “negative”, quando viviamo un evento negativo ci facciamo assorbire, ci pensiamo e ripensiamo, quando attraversiamo un evento positivo, ne sorridiamo e poi va a finire nel dimenticatoio! Le avversità e le difficoltà della vita, non sono un motivo per mettere in discussione la nostra esistenza, ma sono solo un momento di riflessione che ci sta insegnando qualcosa e se ci pensi bene anche gli accadimenti così detti positivi hanno lo stesso compito, ci dicono quanto siamo unici e speciali, ci insegnano a sorridere, ma spesso non ci facciamo molto caso!
Un evento è solo un evento nel quale ci troviamo davanti a noi stessi!
Qualche anno fa mi resi conto improvvisamente che la mia abitudine di tenere un diario era diventata una raccolta di problemi, sfogavo detro tutte le mie delusioni, pensando che scrivendole me ne sarei liberata, invece quell’abitudine non faceva altro che alimentare ogni problema, decisi di smettere di scrivere, evitando di lasciare tracce dei brutti ricordi e oggi ho iniziato a tenere il “Diario della Gratitudine” nel quale riporto ogni giorno almeno tre cose belle che mi accadono ogni giorno, piccoli successi, le fusa dei miei gatti, un’alba speciale, un abbraccio da non dimenticare (di la verità, quanti abbracci hai dimenticato fino ad oggi?).
Questo esercizio, mi sta aiutando a vedere le cose da una prospettiva diversa, bilanciando gli anni di episodi negativi.
Un evento è qualcosa che accade nella nostra vita, in un momento particolare, per insegnarci qualcosa, per aiutarci a capire qualcosa di noi, ma rimane un evento, una parentesi, prova a riflettere su questo. Se litighi con qualcuno, il litigio accadrà in un periodo limitato di tempo (perchè rimuginarci su?), se passi una bella serata prima o poi finirà (ma spesso ci ritroviamo a sperare che quella successiva la eguagli, creando delle aspettative che poi verranno deluse!), un evento traumatico è spesso ineluttabile, una volta accaduto non possiamo farci niente, se non reagire e andare avanti! L’unica cosa che crea continuità fra tutte queste cose siamo noi, noi siamo il filo conduttore della nostra vita. Con questo non voglio dire che dobbiamo diventare muri di gomma o peggio ancora esseri insensibili, ma dobbiamo imparare a capire quello che c’è dietro ogni evento, a fare tesoro del nostro personale insegnamento (che spesso non è così ovvio!) e ad andare oltre. Non restiamo impantanati in un momento negativo ed evitiamo di bearci eccessivamente di un evento positivo, l’unica cosa che non dobbiamo perdere di vista è il nostro essere osservatori (il più possibile) distaccati.
Immagina di entrare in un museo, mentre cammini sulla tua destra, sulla tua sinistra, alle tue spalle, opere d’arte di ogni genere ti mostrano svariate scene, sculture ti coinvolgono nella loro tridimensionalità, alcune potrebbero suscitarti emozioni piacevoli, mentre altre meno o addirittura provocarti un senso di repulsione, o rabbia. Passeggiando ti trovi in un’altalena emozionale, finchè arrivi alla fine del percorso e chiuse le porte del muso alle spalle tutto finisce. Ogni esperienza che hai avuto con ogni singola opera è stato un piccolo evento “bello o brutto” ha provocato in te un’emozione “balla o brutta”, ma tu sei rimasto tu! Non dimenticherai nessuna di quelle opere o l’emozione legata ad esse, ma tu sei rimasto tu!
Per me la vita è come un museo, posso scegliere quale artista vedere ma ogni opera sarà per me un’esperienza unica e limitata della quale porterò dentro di me un ricordo (ne brutto ne bello), ma un ricordo fatto di conoscenza, perchè le emozioni sono una delle tante vie della conoscenza… se non ci lasciamo coinvolgere!
Hai pensato alle tre cose belle che ti sono capitate oggi? Ti va di raccontarmele?
Grazie per aver letto questo post… Shanti!
Photo Credit: Deborah Kunzie